Nuova Riveduta:

Filippesi 1:12

La prigionia di Paolo contribuisce alla causa del vangelo
At 8:1-5; Mr 9:38-40 (Ro 14:7-8; 2Co 5:1-8)
Desidero che voi sappiate, fratelli, che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso del vangelo;

C.E.I.:

Filippesi 1:12

Desidero che sappiate, fratelli, che le mie vicende si sono volte piuttosto a vantaggio del vangelo,

Nuova Diodati:

Filippesi 1:12

La prigionia di Paolo utile ai progressi dell'evangelo
Ora, fratelli, voglio che sappiate che le cose che mi sono accadute sono risultate ad un più grande avanzamento dell'evangelo,

Riveduta 2020:

Filippesi 1:12

La prigionia di Paolo contribuisce al progresso dell'evangelo
Ora, fratelli, voglio che sappiate che quanto mi è accaduto ha piuttosto contribuito al progresso dell'evangelo,

La Parola è Vita:

Filippesi 1:12

E voglio che sappiate questo, cari fratelli; ogni cosa che mi è accaduta ha contribuito al progresso del Vangelo.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Filippesi 1:12

La prigionia di Paolo contribuisce al progresso del Vangelo
Or, fratelli, io voglio che sappiate che le cose mie son riuscite piuttosto al progresso del Vangelo;

Ricciotti:

Filippesi 1:12

La prigionia di Paolo è utile al Vangelo
E voglio conosciate, o fratelli, che la condizione mia è riuscita ancor più al progresso del Vangelo,

Tintori:

Filippesi 1:12

S. Paolo parla della sua prigionia come utile al Vangelo
Or voglio che voi sappiate, o fratelli, come le cose avvenutemi hanno maggiormente contribuito al progresso del Vangelo,

Martini:

Filippesi 1:12

Or io voglio, che voi sappiate, o fratelli, come le cose avvenutemi si sono maggiormente rivolte in profitto del vangelo:

Diodati:

Filippesi 1:12

ORA, fratelli, io voglio che sappiate che i fatti miei son riusciti a maggiore avanzamento dell'evangelo;

Commentario abbreviato:

Filippesi 1:12

Versetti 12-20

L'apostolo era prigioniero a Roma e, per togliere l'offesa della croce, mostra la saggezza e la bontà di Dio nelle sue sofferenze. Queste cose lo fecero conoscere, dove altrimenti non sarebbe mai stato conosciuto, e indussero alcuni a cercare il Vangelo. Ha sofferto sia per i falsi amici che per i nemici. Che miseria il carattere di coloro che predicavano Cristo per invidia e contesa, e per aggiungere afflizione ai legami che opprimevano questo migliore degli uomini! L'apostolo era tranquillo in mezzo a tutti. Poiché i nostri problemi possono servire al bene di molti, dovremmo rallegrarci. Tutto ciò che porta alla nostra salvezza è per opera dello Spirito di Cristo e la preghiera è il mezzo prestabilito per cercarla. La nostra più viva aspettativa e speranza non dovrebbe essere quella di essere onorati dagli uomini o di sfuggire alla croce, ma di essere sostenuti tra tentazioni, disprezzo e afflizioni. Lasciamo a Cristo la scelta del modo in cui ci renderà utili alla sua gloria, se con il lavoro o con la sofferenza, con la diligenza o con la pazienza, vivendo per il suo onore lavorando per lui o morendo per il suo onore soffrendo per lui.

Riferimenti incrociati:

Filippesi 1:12

At 21:28-36; 22:1-30; 28:1-31
Eso 18:11; Est 9:1; Sal 76:10; At 8:4; 11:19-21; Rom 8:28,37; 2Ti 2:9

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